Il monaco guerriero era solito pregare e meditare durante la giornata; almeno due volte il sole, all’alba ed al tramonto:
SATOR
AREPO
TENET
OPERA
ROTAS
Possa Gabriele essere con me la domenica, e la potenza del Re del Cielo. Possa Gabriele essere sempre con me, perché né male né offesa mi tocchino mai.
Di Michele io parlo il lunedì, la mia mente lo insegue. A nessuno io lo paragono, tranne che a Gesù, figlio di Maria.
E se è martedì, io menziono Rafaele, finché arriva la fine, come mio aiuto. Uno dei sette che io imploro, finché starò nel campo del mondo.
Possa Uriele essere con me il Mercoledì. L’abate di alta nobiltà. Contro le offese, contro i pericoli, contro il mare dal vento violento.
Il giovedì io parlo di Sariele, contro le rapide onde del mare. Contro ogni male che capita all’uomo, contro ogni malattia che lo prende.
Nel giorno del secondo digiuno, Rumiele – una chiara benedizione – io ho amato. Dico solo la verità: buono è l’amico che ho scelto.
Possa Panchele essere con me il sabato, finché sono nel giallo mondo.
Possa la Trinità proteggermi! Possa la Trinità difendermi! Possa la Trinità salvarmi da ogni offesa, ferita, pericolo!
Sia pace a Nord, a Sud, a Ovest, a Nord.
Sia pace attraverso i quattro Elementi ed all’Etere cosmico, che tutto contiene.
Sia pace e amore per tutte le creature, visibili e invisibili, attraverso i loro Regni e Elementi.
Sia pace ai loro Angeli, ai loro Deva.
Sia pace a noi, che con essi condividiamo il cammino.
A
ACADA
RACADAR
BRACADABR
ABRACADABRABRACADABR
RACADAB
ACADA
CADABRACAS
…… Il suo stendardo, alto sul pennone principale, era: due pavoni, uno argento e l’altro rosso, contrapposti in campo azzurro; in mezzo un’ascia grigio ferro.