la Commissione chiede all'Italia e al Lussemburgo di applicare le decisioni della Corte di giustizia in materia di fiere e consulenti in brevetti
Bruxelles, 12 luglio 2004. La Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente all'Italia di conformarsi alla sentenza della Corte di giustizia europea che obbliga tale paese ad eliminare le restrizioni che impone all'esercizio dell'attività di organizzazione di fiere. La
Commissione chiederà anche all'Italia e al Lussemburgo di applicare due
sentenze della Corte di giustizia che riguardano le rispettive legislazioni
relative ai consulenti in brevetti, che limitano senza giustificazione
l'esercizio di tale attività sui loro territori. In base al'articolo 228
del trattato CE, la Corte potrebbe infliggere delle penalità di mora
all'Italia e al Lussemburgo in mancanza di adozione delle misure
necessarie.
Fiere - Italia
La normativa italiana in materia di fiere, che è ormai di competenza
regionale, limitando l'esercizio dell'attività di organizzazione di fiere e
di accesso a tali fiere, provoca problemi di compatibilità con i principi
della libera prestazione dei servizi e della libertà di stabilimento
previsti agli articoli 43 e 49 del trattato CEE.
In seguito ad una procedura di infrazione della Commissione (IP/98/1174),
la Corte di giustizia ha constatato, in una sentenza del 15 gennaio 2002
(sentenza C-439/99), che una lunga serie di requisiti imposti agli
organizzatori di fiere e di esposizioni da parte dei testi legislativi
statali, regionali e provinciali, viola il principio della libera
prestazione dei servizi e talvolta anche quello della libertà di
stabilimento. La Commissione ha inviato all'Italia nel marzo del 2003 una
lettera di costituzione in mora (si veda IP/03/668) invitandola a
conformarsi a tale sentenza.
L'Italia ha comunicato alla Commissione una serie di modifiche legislative
emanate dalle varie Regioni interessate dalla sentenza. Tuttavia l'analisi
dei testi legislativi ricevuti indica la persistenza, a seconda delle
Regioni interessate, di talune incompatibilità con la sentenza della Corte
di giustizia per quanto riguarda in particolare :
- l'obbligo di autorizzazione imposta senza distinzione a tutti gli
operatori
- il rispetto di termini eccessivamente restrittivi
- l'impossibilità di organizzare fiere al di fuori del calendario
ufficiale
- la conformità dell'organizzazione delle fiere con gli obiettivi della
programmazione regionale
- il ruolo delle commissioni consultive composte da operatori locali.
Gli elementi citati influenzano in modo negativo il diritto degli operatori
non italiani a prestare i loro servizi in Italia, limitano le scelte
disponibili per gli espositori che desiderano promuovere i loro prodotti o
i loro servizi mediante fiere e, potenzialmente aumentano i costi di tale
promozione e quindi i prezzi finali che i compratori dei prodotti e dei
servizi interessati devono pagare.
Consulenti in brevetti ? Italia e Lussemburgo
In una sentenza del 13 febbraio 2003 (sentenza C-131/01), la Corte di
giustizia ha censurato la legislazione italiana che richiede l'obbligo di
essere iscritto all'albo italiano e avere una residenza o un domicilio
professionale in Italia per poter prestare tali servizi. Allo stesso modo
in una sentenza del 6 marzo 2003 (sentenza C-478/01), la Corte di giustizia
ha riconosciuto l'incompatibilità con l'articolo 49 del trattato CEE (che
prevede la libera prestazione dei servizi) dell'obbligo previsto dalla
legislazione lussemburghese per i consulenti in brevetti di eleggere
domicilio presso un mandatario abilitato in occasione di una prestazione di
servizi.
La Commissione ha inviato nel dicembre del 2003 (IP/03/1764), lettere di
costituzione di mora invitando l'Italia e il Lussemburgo a conformarsi a
tali sentenze della Corte di giustizia, ma le autorità nazionali
interessate non hanno ancora notificato alla Commissione le misure
necessarie a tale proposito.
Por informazioni attualizzate sulle procedure di infrazione relative a
tutti gli Stati membri, si faccia riferimento al seguente sito :
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm
Da Rapid *
* Rapid è un database gestito dal servizio Stampa e Comunicazione della
Commissione europea che fornisce quotidianamente informazioni sulle
attività dell'Unione europea così come presentate nei comunicati ufficiali
delle istituzioni. Il servizio è disponibile all'indirizzo:
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