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-C.E.:Diritti, Regole, Mercato, Economia(conv.30.10.03)

Comunità Europea: Diritti, Regole, Mercato
l’impresa nell’attuale contesto giuridico ed economico comunitario

 Roma, Aula 'Seminario Permanente' Corte dei Conti, 30.10.2003

 

“Proprietà privata” e “Mercato” sono le istituzioni attraverso cui - in un mondo di risorse scarse e opportunità limitate (come ci insegna la ECONO-BIOLOGIA) - nelle democrazie moderne gli Individui pur con obiettivi e finalità diverse hanno imparato a risolvere le infinite possibilità di conflitto, senza ricorrere all’uso della forza o della violenza (come ci insegna la metodologia della CONCILIAZIONE).

Con lo “scambio” (non necessariamente “materiale”) e attraverso un ben definito sistema di diritti di proprietà, beni e servizi possono passare di mano in mano, così da entrare nella disponibilità delle persone od organizzazioni.

Più è esteso questo interscambio, più alto ne risulta il valore.

 

Per la teoria economica, il mercato realizza così l’efficienza in senso paretiano nell’allocazione delle risorse scarse.

La soluzione sembra semplice; ma la sua implementazione origina una serie di rilevanti problemi (come mette in risalto la ECONO-FISICA). Innanzitutto, esistono condizioni a tutti ben note (di esternalità, asimmetrie informative, monopoli, inadeguata contendibilità, ecc.), in cui il Mercato può fallire. Al fallimento del mercato, lo Stato può sopperire non solo con la proprietà pubblica o con un intervento volto alla produzione diretta di beni e servizi; ma anche, e sempre più spesso nella realtà, con interventi di regolamentazione ritenuti meno intrusivi di diritti e libertà private.

 

La implementazione di un sistema giuridico da porre alla base del buon funzionamento di un’economia di mercato è di per sé problema complesso (come sottolineano l’INGEGNERIA DEI SISTEMI e la teoria della COMPLESSITA’). Esso richiede la definizione di regole costituzionali tese a fornire uguaglianza di opportunità (come assunto dal modello neo-classico), di regole precise per la specificazione di ciò che ricade nella proprietà di questo o quell’individuo, di strumenti che permettano di realizzare volontà contrattuali in relazioni di scambio complesse, di procedure che consentano di tutelare diritti e doveri originati da tali regole o contratti, di meccanismi atti a risolvere eventuali dispute che possano comunque e tra chiunque originarsi e, infine, di un sistema giudiziario in grado di risolvere in tempi rapidi eventuali controversie.

Da questo punto di vista, il tema fondamentale della “certezza” del diritto assume grande rilevanza per la teoria economica non solo per quanto riguarda il tema fondamentale dell’equità, ma anche per quello che si riferisce all’efficienza economica.

 

A fronte del teorema di Impossibilità di Arrow, come mettono in luce gli studiosi di ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO, è legittimo chiedersi se e come sia possibile definire e “scrivere” le suddette regole: in che misura il fallimento dello Stato provoca il fallimento del mercato ?

 

Ai vari e numerosi temi inerenti la definizione di un sistema di diritti e di regole che possono o debbono, da un lato, sottendere e, dall’altro, presiedere alle relazioni economiche nelle società democratiche è dedicata la Riunione Scientifica.

 

a chi è rivolta questa iniziativa

 

Innanzitutto ai Professionisti, che nel quotidiano impegno lavorativo o di aggiornamento devono tener conto di un approccio multidisciplinare per la soluzione di problemi concreti.

Essi, in qualsiasi disciplina siano più specializzati, debbono spesso ricorrere a pareri di esperti in altri settori. Questa iniziativa, successiva a quella di luglio che ha avuto luogo presso il Campidoglio, dimostra come si può lavorare fianco a fianco e trasversalmente.

Proprio per questo scopo è nata CV-AGEIE, che fa emergere una figura nuova e intersettoriale, presente sia nel settore pubblico che privato, sia civile che militare, quale quella del GIURISTA-ECONOMISTA. Egli NON è necessariamente un commercialista o un legale; può ben essere un matematico, un ingegnere, un fisico, un filosofo scientista: la “comunanza” è data dall’approccio – multidisciplinare – e dall’ambito visuale – risolvere problemi relativi all’impresa -.

Il GIURISTA-ECONOMISTA D’IMPRESA è infatti, già ora, chiamato ad operare presso le imprese pubbliche o private, con varie qualifiche contrattuali, ma sempre in qualità di “consulente professionalizzato” e – in linea con le dimensioni del Mercato – deve risolvere problematiche non solo nazionali, come i suoi colleghi stranieri.

Il GIURISTA-ECONOMISTA D’IMPRESA “EUROPEO”, pertanto, dovrà sempre più aggiungere ad una formazione specialistica – che tiene conto delle problematiche giuridico-economiche, istituzionali nonché della realtà sociale, sia nazionale che internazionale – una cultura generale che gli consenta di comprendere, di “fiutare” opportunità od eventuali conseguenze negative.

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