di Roberto Vacca (10/11/2005 rev. 30/11/2005)
Gli esseri umani presero sempre decisioni in condizioni d'incertezza. Chi le prese esiziali, sparì:. i nostri antenati sopravvissero. Ora costruiamo molto meglio - e mettiamo in gioco energie più alte. Bene fanno le leggi a imporre regole per evitare incidenti gravi. Le cause di incidenti avvenuti sono state analizzate in dettaglio. Possiamo calcolare le probabilità che altre cause producano incidenti mai visti. Talora si immagina che sostanze, macchine, processi nuovi siano pericolosi, ma i rischi immaginati non si sanno calcolare. Si chiede a tecnici e scienziati di garantire l'assenza di rischio. Ma certe innovazioni causano danni solo perchè sbagliano gli operatori.
Allora si è proposto un principio di precauzione (Conferenza sull'Ambiente di Rio, 1992): "Se in conseguenza di attività o tecniche nuove si temono minacce di danni seri e irreversibili all'ambiente o alle persone, anche se mancano piene certezze scientifiche che stabiliscano rapporti causa-effetto, vanno prese misure precauzionali adeguate anche se i costi economici sono alti."
Non è un principio: è una regola insensata. I rapporti causa-effetto non sono noti: chi può decidere se quei danni sono irreversibili?. E la certezza scientifica. non è mai piena. Gli scienziati dicono che certi eventi causano certe conseguenze, solo in base a teorie e pratica logico-sperimentale. Certe misure possono essere controproducenti. E poi, se Pasteur avesse adottato il principio di precauzione, non avrebbe iniettato microbi a nessuno. e non avremmo i vaccini.
Il noto biologo vegetale Ingo Potrykus dice che è errato considerare innocue (perchè naturali) le specie vegetali ibridate. Gli agricoltori le ottengono a caso e mischiano migliaia di geni senza controllo. Talora il risultato è letale. Invece si demonizzano gli OGM (organismi geneticamente modificati) che modificano pochi geni in condizioni controllate.. E' ancora in esame il riso OGM Golden che contiene pro-vitamina A. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, che sembra seguire il principio di precauzione, non ha dato ancora i permessi necessari. Se li avesse dati, avrebbe già salvato da cecità e morte centinaia di migliaia di bambini nei paesi in via di sviluppo. Gli scienziati che hanno impiegato oltre 20 anni a svilupparlo, lo offrono gratis e senza brevetti.